Su Pastori - tradizionale canto natalizio di Sant'Antonio Tortal
Alcune fotoNote Storiche a cura di Mario CescaCliccando il pulsante qui sotto è possibile leggere o scaricare alcune brevi note storiche sul canto "Su pastori" pubblicate nel giornalino del Gruppo Alpini "San Felice" Trichiana.
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"Su Pastori" è il canto natalizio tradizionale della nostra Parrocchia da quasi un secolo e mezzo.
Il testo recita: "Su pastori alla capanna! Su, venite e non tardate! Le agnelle abbandonate Dio dall'alto veglierà. Su pastori, il pié movete! Di Betlemme alla capanna il Bambino troverete inviato dal Signor. Benvenuti a giubilare! Mentre Iddio per voi lo regge in questa notte il vostro gregge spaventarsi non potrà." Dobbiamo l'arrivo di questa pastorale a un paesano di nome Giacomo Balzan, detto Jacomin Brusa, proprietario della storica Osteria alla Posta di Sant'Antonio Tortal. Nel 1870 combatté a Roma alla Breccia di Porta Pia e alla presa della città. Durante la sua successiva permanenza nella Città Eterna ebbe modo di ascoltare il canto, probabilmente in una delle tante chiese disseminate nell'Urbe. Gli piacque così tanto che, una volta tornato a casa, Jacomin lo insegnò ai compaesani e da allora venne tramandato oralmente per decenni. Alla fine del Novecento, ad un passo dal cadere nell'oblio, fu finalmente messo su carta ed armonizzato a tre voci, nella forma cantata tutt'ora ogni Natale. Chi è l'autore della pastorale? Quando fu composta? Non lo sappiamo. È possibile che l'autore avesse musicato un testo già esistente, visto che la prima strofa si ritrova simile in altri canti natalizi. Sarebbe bello scoprire le origini di "Su pastori", scoprire qualcun altro che la conosce e -perché no- scovare lo spartito originale in qualche cassetto polveroso della Capitale. Se qualcuno avesse altre notizie o indizi per fare luce su questo piccolo mistero, non esiti a contattarci! |